La mostra “Sulle spalle dei giganti” rappresenta un’importante iniziativa che mette in luce il legame tra l’arte contemporanea di Costantino Nivola e la Preistoria della Sardegna. Questa esposizione, promossa dalla Fondazione Mont’e Prama e dalla Fondazione Nivola, è allestita in due sedi: il Museo Nivola di Orani e il Museo Civico Marongiu di Cabras, dal 30 novembre al 25 marzo. L’esposizione si propone di esplorare il dialogo tra capolavori della scultura e dell’architettura neolitica e nuragica e le opere di Nivola, un artista il cui lavoro è fortemente influenzato dalla cultura e dalla storia della sua terra natale.
Costantino Nivola, nato a Orani nel 1911, è uno dei più significativi artisti sardi del Novecento. La sua carriera, che lo ha portato a lavorare e vivere negli Stati Uniti, è una testimonianza di come le radici culturali possano nutrire l’arte contemporanea. L’esposizione presenta una selezione di opere chiave dell’artista, comprese sculture in bronzo mai esposte prima, e reperti archeologici sardi, creando un ponte tra passato e presente. Le opere di Nivola, caratterizzate da forme organiche e una forte connessione con la natura, evocano la tradizione artistica della Sardegna, ricollegandosi ai monumenti preistorici e ai simboli culturali dell’isola.
La mostra è concepita come un percorso multidisciplinare, che utilizza fotografie, installazioni multimediali e reperti originali per offrire una visione integrata della storia dell’arte sarda. La curatela è stata affidata a un team di esperti, tra cui storici dell’arte e archeologi, che hanno lavorato insieme per presentare un’analisi approfondita delle influenze reciproche tra Nivola e le opere preistoriche. La collaborazione tra diverse istituzioni museali è un aspetto innovativo di questo progetto, secondo Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont’e Prama, che sottolinea l’importanza di promuovere un dialogo tra il passato e l’arte contemporanea.
Un elemento centrale dell’esposizione è il legame tra i graffiti preistorici e l’opera di Nivola. Come evidenziato da Antonella Camarda, i graffiti, che adornano le domus de janas, hanno ispirato l’artista in molti dei suoi lavori. Nivola, infatti, ha incorporato motivi incisi nelle sue sculture e ha utilizzato la tecnica del graffito su intonaco fresco per le sue grandi decorazioni pubbliche. Questo approccio dimostra come l’artista abbia cercato di mantenere viva la memoria delle tradizioni sarde, reinterpretandole attraverso una lente contemporanea.
La mostra dedica anche uno spazio ai menhir, monumenti prenuragici che rappresentano una parte significativa della cultura sarda. Anna Depalmas, archeologa, sottolinea come questi enigmatici monoliti abbiano influenzato Nivola, il quale li ha citati nei suoi lavori, come i sandcast degli anni Cinquanta e nel progetto di Piazza Satta a Nuoro. L’interesse per questi elementi architettonici non è solo un omaggio al patrimonio culturale della Sardegna, ma anche un modo per Nivola di esplorare le relazioni tra spazio, forma e significato.
Inoltre, l’esposizione offre un’analisi approfondita dei pozzi sacri, monumenti nuragici legati al culto delle acque, e l’influenza che questi hanno avuto sull’arte di Nivola. Carl Stein, architetto e collaboratore di Nivola, spiega come il tema dell’acqua sia stato ricorrente nell’opera dell’artista, il quale ha realizzato fontane e opere d’arte pubbliche che riflettono un contrasto tra l’abbondanza e lo spreco d’acqua negli Stati Uniti e la scarsità che caratterizza la Sardegna. Questo dualismo è emblematico della sensibilità di Nivola verso le questioni ecologiche e sociali, rendendo il suo lavoro non solo un’espressione estetica, ma anche una riflessione profonda sulle problematiche contemporanee.
Attraverso “Sulle spalle dei giganti”, i visitatori hanno l’opportunità di immergersi in un viaggio che unisce diverse epoche e culture, evidenziando come la storia e l’arte possano interagire e influenzarsi reciprocamente. Costantino Nivola emerge non solo come un artista di grande talento, ma anche come un ponte tra il passato e il presente, capace di attingere a fonti antiche per dar vita a opere che parlano di identità, memoria e trasformazione. La mostra rappresenta dunque un’importante occasione per riscoprire le radici culturali della Sardegna e il ruolo significativo che Nivola ha avuto nel panorama artistico contemporaneo, portando avanti un discorso che continua a essere rilevante oggi.
Collaborazione tra Promotori Musei del Mare ed Ellis Island Nell'ambito delle iniziative culturali e turistiche…
La Costa d'Amalfi ospita il Marea Art Project Durante il mese di novembre 2024, la…
La visione del Sindaco di Fiumicino per il rilancio di Roma Il Sindaco di Fiumicino,…
Presentazione della nuova linea di soggiorni mare Il debutto della nuova linea di soggiorni mare…
La trasformazione della viabilità a Pescara A Pescara, la trasformazione della viabilità e della sosta…
Inaugurazione del FIET a Venezia Sabato 9 novembre 2023, si è inaugurata a Venezia la…